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A
furia di voler classificare le pensioni, d'oro, d'argento e di
bronzo, si tace del fatto più importante: del fuori podio, delle
pensioni di legno.
Su un totale di 16,5
milioni di pensionati, poco più della metà non arriva a 1.000
€ al mese e tra questi 2,5 milioni percepiscono meno di 500
€ mensili.
Quindi troviamo*
(importi lordi):
- entro tre volte il minimo (481x3) = 1.443 € => 11,29 milioni di persone (68,29%);
- da 1.443 € a 2.405 € (da 3 a 5 volte il minimo) => 3,81 milioni (23,07%);
- da 2.405 € a 4.810 € (da 5 a 10 volte il minimo) => 1,24 milioni (7,50%);
- oltre 4.810 € (da 10 volte a oltre 50 volte il minimo) => 188.140 persone (1,14%, ma per un “Importo complessivo lordo annuo del reddito pensionistico” del 5,80%).Oltre i 3.500 € lordi ci sono 350.000 persone, per 24 miliardi di spesa su 270, assistenza compresa.Da questa istantanea si evince che non si tratta del regno di Bengodi, salvo per una parte ristretta, a cui i “congelamenti” della Fornero non hanno provocato neanche un raffreddore.
*Raggruppamenti
ricavati dal Casellario Centrale dei Pensionati, 31/12/2012.
Effetti
del congelamento delle pensioni
Fonte:http://www.blitzquotidiano.it/foto-notizie/pensioni-insostenibili-retributivo-esagerato-controinchiesta-pensionato-1832805/ |
Restituzioni
ed indicizzazioni governative
La
risposta del Governo Renzi-Padoan alla sentenza della Consulta
I
rimborsi del Bonus
Poletti
Costo:
2 miliardi e 187 milioni di euro. Beneficiari: 3,7 milioni di
pensionati, per le seguenti fasce a scalare:
- entro 1.700 € lordi: 750 euro di bonus;
- entro 2.000 €: 450 euro di bonus;
- entro 2.700 €: 278 euro di bonus.
Non
percepiranno un euro coloro che accumulano un reddito mensile lordo
da pensione pari a 3.200 € o superiore.
Nuove
indicizzazioni
A
partire dal 2016 le nuove fasce di rivalutazione sarebbero le
seguenti:
- entro i 1.700 € lordi: 180 € all’anno;
- entro i 2.200 €: 99 € all’anno;
- entro i 2.700 € 60 € l’anno, ossia 5 euro al mese.
Il ministro Padoan ha spiegato:
«Il
provvedimento sulle pensioni si può dividere in tre parti: il
calcolo degli arretrati con l’indicizzazione degli anni 2012-2013,
arretrati che coprono parzialmente quelli previsti col taglio della
legge Fornero; il calcolo dell’indicizzazione 2014-2015; e poi, a
partire dal 2016, l’introduzione di un meccanismo di indicizzazione
più generoso, in modo che i principi ispiratori della sentenza della
Consulta, adeguatezza, gradualità e proporzionalità siano
rispettati.»
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