lunedì 29 giugno 2015

Schede PENSIONI


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    A furia di voler classificare le pensioni, d'oro, d'argento e di bronzo, si tace del fatto più importante: del fuori podio, delle pensioni di legno.
    Su un totale di 16,5 milioni di pensionati, poco più della metà non arriva a 1.000 € al mese e tra questi 2,5 milioni percepiscono meno di 500 € mensili.
    Quindi troviamo* (importi lordi):
  • entro tre volte il minimo (481x3) = 1.443 € => 11,29 milioni di persone (68,29%);
  • da 1.443 € a 2.405 € (da 3 a 5 volte il minimo) => 3,81 milioni (23,07%);
  • da 2.405 € a 4.810 € (da 5 a 10 volte il minimo) => 1,24 milioni (7,50%);
  • oltre 4.810 € (da 10 volte a oltre 50 volte il minimo) => 188.140 persone (1,14%, ma per un “Importo complessivo lordo annuo del reddito pensionistico” del 5,80%).
    Oltre i 3.500 € lordi ci sono 350.000 persone, per 24 miliardi di spesa su 270, assistenza compresa.
    Da questa istantanea si evince che non si tratta del regno di Bengodi, salvo per una parte ristretta, a cui i “congelamenti” della Fornero non hanno provocato neanche un raffreddore.

*Raggruppamenti ricavati dal Casellario Centrale dei Pensionati, 31/12/2012.

Effetti del congelamento delle pensioni


Fonte:http://www.blitzquotidiano.it/foto-notizie/pensioni-insostenibili-retributivo-esagerato-controinchiesta-pensionato-1832805/

Restituzioni ed indicizzazioni governative

La risposta del Governo Renzi-Padoan alla sentenza della Consulta
I rimborsi del Bonus Poletti
Costo: 2 miliardi e 187 milioni di euro. Beneficiari: 3,7 milioni di pensionati, per le seguenti fasce a scalare:
  • entro 1.700 € lordi: 750 euro di bonus;
  • entro 2.000 €: 450 euro di bonus;
  • entro 2.700 €: 278 euro di bonus.
Non percepiranno un euro coloro che accumulano un reddito mensile lordo da pensione pari a 3.200 € o superiore.
Nuove indicizzazioni
A partire dal 2016 le nuove fasce di rivalutazione sarebbero le seguenti:
  • entro i 1.700 € lordi: 180 € all’anno;
  • entro i 2.200 €: 99 € all’anno;
  • entro i 2.700 € 60 € l’anno, ossia 5 euro al mese.

Il ministro Padoan ha spiegato:
«Il provvedimento sulle pensioni si può dividere in tre parti: il calcolo degli arretrati con l’indicizzazione degli anni 2012-2013, arretrati che coprono parzialmente quelli previsti col taglio della legge Fornero; il calcolo dell’indicizzazione 2014-2015; e poi, a partire dal 2016, l’introduzione di un meccanismo di indicizzazione più generoso, in modo che i principi ispiratori della sentenza della Consulta, adeguatezza, gradualità e proporzionalità siano rispettati.»
 

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